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LA STORIA DELLA...

MINOX

8x11mm

formato 135

PHOTOKINA 1974

La Minox BL 8x11mm, pur giustamente apprezzata, non ha conosciuto un grandissimo successo. Quindi, alla Photokina nel settembre 1974 (città Köln o Colonia), la Minox piazzò un colpo da maestro: ruppe la sua tradizione mettendo in cantiere una macchina più grande delle precedenti, in grado di utilizzare la comune pellicola in rulli e fornire fotogrammi di 24x36 mm: la Minox 35 EL.

MINOX 35 EL

Al suo apparire, lasciò tutti un po' sconcertati e fu criticata accanitamente: l'obiettivo rientrante poteva sembrare un ritorno alpassato. La plastica mal si confaceva al metallo della Rollei 35,l'estetica era troppo nuova per poter essere subito accettata: quasiuna camera per bambini. Però i risultati furono diversi perchéincontrò subito il favore del pubblico e fu venduta in un gran numero di esemplari, destinata a diventare un cavallo di battaglia.La Minox 35 EL era leggerissima e tascabile, funzionava benissimo e dava risultati degni di apparecchi di prestigio.Così, poco per volta, conquistò uno spazio sempre più vasto e diventò, oltre che un diffusissimo apparecchio per amatori, una compagna abituale di numerosi professionisti perché molto piccola.

La Minox 35 EL era realizzata, in buona parte, in plastica nera, caratterizzata da una linea molto gradevole, con tutti gli spigoli arrotondati e le superfici liscie, leggermente ruvide senza nessuna parte sporgente. Quando era chiusa stava comodamente in tasca, visto che risultava grande all'incirca come un pacchetto di sigarette.Per metterla in funzione era necessario abbassare l'antina di protezione, come un ponte levatoio in miniatura, scoprendo in questo modo l'obiettivo e la parte anteriore del mirino. Contemporaneamente veniva sbloccato il pulsante di scatto. La leva di carica era molto particolare: consisteva in una corta leva, che andava ruotata per due volte consecutive. Alla fine, sollevando l’antina, l’obiettivo rientrava completamente nel corpo dell'apparecchio e si bloccava ilpulsante di scatto. Geniale!

1974 - Minox 35 EL

Il nuovo apparecchio era tascabilissimo, dotato di esposizione automatica a priorità del diaframma, e con un obiettivo 2,8/35 mm molto nitido, non aveva problemi di tiraggio (non era retrofocus). L'obiettivo era molto piccolo (quattro lenti). Offriva una grande profondità di campo e, data la luminosità non eccessiva poteva essere realizzato con uno schema ottico molto semplice, pur mantenendo molto elevata la resa. Nel mirino galileiano si notava l'assenza di un telemetro. L'esposizione era completamente automatica grazie ad un otturatore centrale elettronico e ad un esposimetro al CdS posto accanto all'obiettivo: regolava il tempo di posa in funzione della luce che lo colpiva. Sul lato destro dell'inquadratura un ago mobile indicava sopra una scala, graduata da 1/30 a 1/500, il tempo prescelto. Non scomoda ma comunque macchinosa, la sostituzione della pellicola, in quanto era necessario asportare completamente il dorso dell'apparecchio. Una cosa non andava: laghiera di regolazione delle sensibilità poteva essere impostata solo su determinati valori, escludendone altri. Le Minox 35 utilizzano una pila da 5,6 volt alloggiata nel frontale dell'apparecchio, in un vano ricavato vicino al mirino e all'obiettivo, protetto da un tappo a vite.Per quanto riguarda le fotocamere 8x11 furono presentate nel 1978 la Minox LX e nel 1981 la Minox EC.

 

MINOX GL e GT

Nel 1979 la EL venne sostituita dalla Minox GL, praticamente identica ma perfezionata nella parte meccanica, irrobustita e resa più affidabile, con la regolazione della sensibilità finalmente sistemata. Aveva due comandi: il primo era un test per la batteria, il secondo serviva per riprese in controluce, permetteva di sovraesporre volutamente di un diaframma.
Nel 1981 subentrò la 
Minox GT, nella quale erano presenti altri piccoli perfezionamenti con l’aggiunta di un autoscatto elettronico. La struttura di base era sempre la medesima: tutta la parte esterna era realizzata in plastica nera opaca, e nella parte anteriore spiccava il grosso sportello dell'obiettivo. In alto c'era la slitta porta accessori con contatto caldo per flash elettronico e due comandi a cursore. Servivano per sovraesporre di un diaframma e per inserire l'autoscatto che veniva segnalato da un led rosso lampeggiante sul frontale. Quando lo scatto era imminente il ritmo del lampeggio aumentava. Il primo cursore invece serviva per lo più per riprese di soggetti in controluce, quando per un qualsiasi motivo c'è necessità di schiarire il soggetto. La GT misurava 100x61x31 mm e pesava 190 grammi.
Sempre nel 1981 fu presentato il lampeggiatore 
Minox FC35, per la Minox GT ma anche per EL, GL, PL ecc.  Era piccolo (75x56x33 mm, peso 77g) e usava 2 micropile AAA, per es. Duracell MN2400. La potenza del flash equivaleva al numero guida di 18 ed era utilizzabile fino a 4.5 metri.


Particolari GL e GT
 

  
il flash FC35

MINOX PL e PE

Nel 1982 la Minox 35 PL ha continuato la gamma ed era facilmente identificabile dal suo pulsante di scatto verde. Nuova caratteristica è stata la sua esposizione automatica, utilizzando la "A", impostata sulla ghiera dei diaframmi. La scala della profondità di campo era stata rimossa dall’anello di messa a fuoco. Era invece stato aggiunto unauto-timer elettronico con un LED. Un altro miglioramento eral'ubicazione della presa cavo di scatto a lato del pulsante stesso, per impedire l'azionamento intempestivo dell'otturatore. La batteria era una PX27 mentre la camera misurava 100x61x31 mm, peso 200gr. Minox PL
Sempre del 1982 c’era la Minox 35 PE con flash incorporato. La macchina era più grande di 37mm, cioè 137x61x31 mm e il peso era quasi di 210 gr. Utilizzava sia lo stesso obiettivo che l’esposizione automatica, a parte alcuni piccoli adattamenti. Invece il piccolo flash era un GN 14 (come il FC35). Le sensibilità della pellicola segnate sull’anello di seguito alla “A” di automatico andavano da 50 a 800 ASA ma erano rappresentateda lettere minuscole. La piastra superiore aveva una serie di tre LED(rosso, verde e giallo) per avvertire della bassa velocità, controllo della batteria e segnale di pronto flash. Quando il flash era acceso, l'otturatore della fotocamera passava automaticamente a 1/90 e un LED nel mirino segnalava l'alimentazione del flash. C’erano due tipi di pile: una PX27 per la camera e 2 AA di 1.5volt (per es. Duracell, Varta, ecc.) per il flash.

Minox PE

Curiosità: la Golf

Nel 1984 è stata una edizione limitata di 5555 pezzi con la Minox GT-Golf, con il colore verde scuro. A parte il colore, sono la stessa cosa della Minox GT nel 1981.
Molto in sintonia con i tempi in cui tutte le auto sembrano venire fuori in una versione Volkswagen Golf, dalla casa tedesca e da allora divenuta un suo simbolo.

Minox GT

MINOX ML e MB

Nel 1985 è stata lanciata la Minox 35 ML con una forma nuova, cioè una piastra superiore piatta anziché la forma classica. La caratteristica era una nuova elettronica e dei cambiamenti nel display del mirino. La novità tecnologica consisteva in una modalità programmata e una modalità AE a priorità di diaframma. Aveva una funzione della memoria di esposizione che permetteva al fotografo di prendere una lettura da una zona del soggetto, quindi bloccare la lettura, ricomporre l’immagine e scattare. Il vano batteria ospitava una PX28. C'era anche un nuovo flash: il Minox MF35-ST, quasi lo stesso dei precedenti per lo schema ma cambiato nella forma in quanto piatto.Sempre nel 1985, è stata presentata la Minox 35 MB: una versione più semplice della ML con esposizione automatica a priorità di diaframma, ma senza la modalità programmata. Comunque le Minox 35 ML e MB non sono riuscite a soddisfare le quote di vendita previste. Insuccesso fu imputato alla brutta nuova forma piatta. Nemmeno due anni dopo, infatti, è stata presentata la nuova MINOX AL nuovamente con la forma classica.

Minox ML e Minox MB


 
flash MF35-ST

SCHEDA Minox ML

Obiettivo: MINOTAR f2,8/35 mm, con quattro lenti; messa a fuoco: manuale, messa a fuoco di 90 cm a infinito; controllo dell'esposizione: AE programmata con combinato apertura (diaframma da f/2.8 a f/16) e della velocità dell'otturatore (da 1 sec a 1/500 sec) con ISO 100/21; mirino: segnali LED, velocità dell'otturatore, avviso di sovraesposizione e di allarme a bassa velocità; autoscatto: 10s conto alla rovescia; alimentazione:  PX 28 con 6 volt.

 

Curiosità: copia della MINOX

La Kiev 35A è una macchina fotografica semi-automatica costruita dalla fabbrica Sovietica di Kiev-Arsenal tra il 1985 ed il 1991. E' la copia del Minox 35 ed è simile alla Minox 35 EL; praticamente identica nell'aspetto e nel funzionamento, è piccola e leggera; ha l'esposizione automatica a priorità del diaframma e le velocità di otturazione fra 4s e 1/500s. L'obiettivo è un Korsar 35mm/f2.8 in montatura retrattile.
La qualità meccanica e ottica della Kiev 35A è un po' trascurata e la produzione è stata realizzata solamente in quantità molto piccole.

MINOX AL

Nel 1987 è stata introdotta la nuova Minox 35 AL.

In un certo senso, si tratta di un modello semplificato della Minox35 PL, con l'obiettivo Minox Color-Minar f/4 35 mm e con i due anelli di regolazione con indicazioni esclusivamente grafiche: sole, nuvola parziale e nuvola per l’esposizione, oppure per la distanza: uomo, due uomini, gruppo e infinito.

L'obiettivo non era intercambiabile e la velocità dell'otturatore era da 1 a 1/300 secondi.

E’ stata prodotta in 2 versioni: sia di colore nero che bianco: la nera aveva il pulsante bianco mentre labianca aveva il pulsante rosso.

Il coperchio della batteria era perentrambe nero.


Minox AL

MINOX GT-E e MINOX AF

Minox GT-E

Nel 1988 è arrivata la nuova Minox 35 GT-E. La struttura di base è stata migliorata, rinforzata e aveva gli spigoli molto arrotondati. Il mirino era molto luminoso e riportava, a destra dell'inquadratura, una scala dei tempi su cui un ago indicava quello prescelto dall'automatismo di esposizione. Lo scatto era dolcissimo e silenzioso.
Presentava un pulsante di scatto e tre comandi: il primo serviva a controllare lo stato delle batterie, il secondo per inserire l'autoscatto di 10 sec. e il terzo persovraesporre di un diaframma.
L'obiettivo era un MC Minoxar 2.8/35con distanza minima di 0,7 metri e diaframmi da 2.8 a 16. La sensibilità poteva essere settata tra 25 e 1600 ISO con tutti i valori intermedi, ed era in grado di scattare con tempi lunghi fino a 30 secondi. La GT-E misurava 100 x 61 x 31 mm e pesava 190 grammi.
Sempre alla Photokina del 1988 è stata lanciata la Minox 35 AF, (autofocus) con un automatismo che, applicato ai sistemi ottici, permetteva di ottenere e mantenere automaticamente la messa a fuoco su un soggetto. Il corpo ricordava la 35ML ma era più spessa e senza la copertura dell'obiettivo. L'obiettivo, un Minoxar 32/3,5, era protetto solo da un filtro UV e, sopra l'obiettivo, si trovano due sensori a infrarossi autofocus, protetti da uno schermo in plastica trasparente. Mancava di azionamento a motore o flash incorporato. Le dimensioni erano di 108x68x41 mm. La prima autofocus, la Konica C35 AF, risaliva a dieci anni prima, e negli anni successi Canon, Yashica e altre marche avevano immesso sul mercato moltissime compatte autofocus. Nel giro di due anni, la 35 AF fu quindi abbandonata.


Minox AF

Minox GS-E


Minox GS-E

Alla Photokina del 1990 ecco un nuova macchina, la Minox 35 GS-E. Una GL del 1979 modernizzata. Tutti gli elementi di comando erano identici ma le innovazioni erano "interne": l’elettronica era stata modernizzata e il coperchio della batteria formava un supporto per 2 batterie al litio Cr1/3n. Offriva anche l'esposizione automatica a priorità di diaframma con i tempi di posa selezionati automaticamente mostrati da un ago nel mirino e forniva una profondità di campo da 2-25m. Aveva un pulsante di scatto verde come pure verde era la scala della profondità di campo incisa sulla ghiera dell’obiettivo.

Minox MDC

Introdotta nel 1992, la Minox 35 MDC era una rivisitazione della Minox 35 ML:  il corpo non era in plastica ma era un mantello in alluminio. Condivideva lo stesso stile, il mirino con i led, l'elettronica e l’obiettivo MC Minoxar, ma senza il filtro skylight. L'alloggiamento all'interno era ancora in Makrolon (l’originale composto plastico). Insolito per una Minox 35, sul pannello frontale era visualizzato, accanto al M.D.C , la scritta "Made in Germany" ma non c’era il logo MINOX.


Minox MDC

Curiosità: Collezione Speciale

Nel 1990 Minox ha prodotto un'edizione speciale, chiamato Minox 35 MB Touring, ed è una versione del 35 MB con la data D-35. L'edizione limitata è, circa, 3.300 pezzi. E' venduta con una scatola, il manuale e la certificato di edizione limitata.
Un anno di più, ecco una edizione limitata con Minox 35 Goldknopf: è fondamentalmente un Minox 35 GT, il nero rispetto al grigio antracite, è pulsante di scatto viene realizzato in solido 14 carati (gold knopf = oro pulsante). Sul pannello frontale c'è la databack. La piccola edizione è sono circa 700 pezzi, ed è raro.
Lo stesso anno, c'è un'altra edizione speciale di 1500 pezzi con Minox 35 GT Decade Edition, che celebrano 10 anni di produzione e oltre mezzo milione di unità vendute: è come la Goldknopf ma non c'è la databack.
Nel 1992 c'è la Minox MDC Titan e, nel 1993, ecco la Minox MDC Gold: sono come la Minox MDC ma, il primo, rivestito con Titanal, una lega di alluminio di titanio dando un aspetto grigio acciaio e, il secondo, in alluminio placcato oro. Sono state prodotte solo 555 pezzi.

1990 - Minox MB Touring

1991 - Minox 35 Goldknopf e GT Decade

1992 - MDC titan

1993 - MDC Gold

ULTIME MINOX

Minox 35  

 GT-E

Nel 1998 alla Photokina ecco tre nuove Minox: GT-E (II), GT-S e GT-X. La classica forma liscia del corpo presentava sia anteriormente che posteriormente un grip composto da linee di piccole sporgenze arrotondate.
La Minox 35 GT-E,
 introdotta nel 1988 rimase in produzione per solo 5 anni, per essere ripresentata nuovamente offrendo le stesse prestazioni, la medesima struttura sia interna che esterna ma con una nuova finitura (vedi il primo Minox GT-E). La Minox 35 GT-S: aveva il corpo coperto da una placca d'argento. Le 35 GT-S avevano tutte le caratteristiche del GT-E II, ma con codifica DX (impostazione automatica della velocità del film).
Ultima la Minox GT-X: quasi uguale al predecessore MINOX GT-S presentava una finitura grigia e un grip morbido grigio scuro. Utilizzava una lente MC Minoxar 35 mm con f/2.8-16 con velocità dell'otturatore da 8 secondi a 1/500. La struttura, come per tutte le altre Minox, non era"plastica" bensì “Makrolon” un composto rinforzato in fibra di carbonio, progettato per fornire un mix ottimale tra resistenza e portabilità.


Minox GT-S


Minox GT-X

Curiosità: le repliche ridotte

Nel settembre 2000 in Photokina, la Minox ha mostrato un nuovo prodotto: le riproduzione subminiature della Leica IIIf e Leica M3. Si tratta di una fotocamera fedelmente ricreata in scala 1:3 della leggendaria ed originale sia Leica IIIf che Leica M3: utilizza un obiettivo 15mm f/5.6  e il formato 8x11mm.
E' molto carina, e dopo due anni seguono le riproduzioni in miniatura di famose macchine fotografiche: Leica If, Contax I, Rolleiflex TLR ed Hasselblad SWC. Sono piccole fotocamere completamente funzionanti, permettono ottimi risultati fotografici.


Leica IIIf, dorso,  cassa e pellicola



 

Leica M3

Leica 1f

Contax I

Rolleiflex TLR

Hasselblad SWC

dorso, chiuso e aperto

Nel 2006 viene la digitale Minox DCC ed è ibrida fra Leica IC e Leica M1. Le Minox era DCC 5.1 (CMOS 5 Megapixel) e, quanche anno di più, viene presentata Minox DCC 14.0 (CMOS o 14 Megapixel): a parte la risoluzione, sono identica. Poi, nel 2008, Minox Leica M3 e, un anno di più, la Minox Rolleiflex, sempre digitale.

               Minox DCC 5.1 e DCC 14.0                                 dorso                    scheda e batteria            Minox Leica M3

Minox Rolleiflex

La produzione attuale

La Minox ha sempre avuto un rapporto che andava al di là del buon vicinato con la Leitz, che si trovava anch'essa a Wetzlar a pochi chilometri. Esisteva tra i due costruttori un fitto scambio di informazioni e di esperienze. L'azienda fu poi acquistata dalla Leitz nel 1996, ma successivamente tornò indipendente grazie a un gruppointerno dell'azienda Minox. Nel 2000 è cessata la produzione ditutte le fotocamere, sia 8x11 che 35mm ad eccezione delle repliche in formato ridotto.
Il sito  www.minox.com, è in tedesco, inglese, inglese americano, francese e anche ceco. Oggi producono esclusivamente la replica digitale Minox DCC 14.0 e una serie di binocoli, cannocchiali e telecamere di sorveglianza. Gli altri siti Minox non sono la stessa cosa: www.minoxsrl.it (del 1960 a Minervino Murge, Puglia, produce fustini in acciaio inossidabile per l'olio, vini, birra, ecc.), www.minox.it (Portula Biella pubblicizza apparecchi per tintura con autoclavi sotto vuoto a pressione), www.minox.biz (Malaysia mostra tubi in acciaio inossidabile per le industrie farmaceutiche, alimentari e bevande) e www.minox.no (Norvegia e USA per sistemi deossigenazione MinoxCompact, MinoxTower e MinoxDryGas).


TABELLE della MINOX

Le date (dal - al) dei modelli delle 8x11mm e delle 135, con il tipo, i numeri e i pezzi.

Anni

8x11

135

Tipo

Numeri delle serie

pezzi totali

1938-1943

Riga (I)

--

----

00001-ca. 17500

ca. 17.500

1948-1949

A (II)

--

10100

20001-25642

----

1950-1953

A (III)

--

----

25643-58498

----

1954-1969

A (IIIs)

--

----

58500-147494

127.494

1958-1972

B

--

10200

600001-984328

384.328

1969-1978

C

--

10300

2300101-2473694

173.594

1972-1977

BL

--

10400

1200001-1217880

17.880

1975-1979

--

EL

10800

3500001-3877000

376.990

1978-1992

LX

--

10600

2500001-2534788

> 34.787

1979-1981

--

GL

10850

4000001-4355728

355.725

1981-1992

--

GT

10750

5000001-5653343

555.887

1981-1992

EC

--

10500

2700001-2844518

> 144.517

1982-1987

--

PL

10720

6000001-6143000

142.994

1983-1986

--

PE

10730

6500001-6528444

28.440

1984-

--

GT-Golf

10758

- - - -

5.550

1985-1994

--

ML

10740

7000001-7174357

174.494

1986-1988

--

MB

10770

4400001-4427191

27.182

1987-1988

LX Gold

--

10650

001/999 - 999/999

999

1987-1988

--

AL (nero)

10710

6600001-6644468

44.466

1987-1988

--

AL (bianco)

----

6601001-6638200

37.198

1988-1989

--

AF

12030

8000001-8013125

13.121

1988-1993

--

GT-E

10780

5701001-5747561

45.402

1990-1991

LX Platin

--

10651

Pt001-Pt1000

1.000

1990-

--

MB Touring

10773

0001-3330

3.320

1991-1993

LX Sterling

--

10670

1-120

> 118

1991-1993

--

Goldknopf

10830

0001-0719

717

1991-

--

GT-Decade Ed.

10811

5653501-5654999

1.498

1991-1994

--

GSE

10795

9000001-9004603

circa 4.900

1992-1993

AX

--

10154

AX001 - AX500

500

1992-1995

--

MDC

----

7500001-7502328

2.298

1993-1994

--

MDC Coll.

10855

7800001-7800323

322

1994-1995

AX Gold

--

10160

I-001 - I-250

250

1996-

TLX

--

----

- - - -

----

1998-

ECX

--

----

- - - -

----

1998-

MX

--

----

- - - -

----

1998-1999

--

GT-X

10765

5804535-5804906

370

1998-2001

--

GT-S

10767

5806001-5807752

circa 1.600

1998-2003

--

GT-E (II)

10781

5762001-5767397

circa 5.500

 

 

Bibliografia: Fotoguida 1981 - Minox di Claudio Russo; Estratti delle riviste "fotografare"; http://it.wikipedia.org/wiki/Minox. Le tabelle sono www.minox.com con "Seriennummern" e "Stammbaum Kleinstbildkamera"

Immagini e ritocchi: www.submin.com, www.cryptomuseum.com, www.liveauctioneers.com, en.wikipedia.org, community.fortunecity.ws, people.rit.edu, www.brokencamera.club, picclick.it, www.lomography.com,

Correzione testo: Giuseppe Andrea Suardi <gasuardi@gmail.com>