La
società Spirotechnique fondata nel 1946 da Jacques Yves Cousteau ed
Emile Gargan per la produzione e commercializzazione di materiale per
immersioni subacquee, affida nel 1960 alla società francese Atoms la
costruzione di una fotocamera subacquea leggera ed affidabile,
progettata dallo stesso Cousteau insieme all’ingegnere belga Jean
De Wouters. La fotocamera viene battezzata Calypso, o Calypso-phot,
dal nome della nave appoggio usata da Cousteau per le sue immersioni,
e viene commercializzata da Spirotechnique all’inizio degli anni
Sessanta. L’obiettivo della Calypso è un SOM Berthiot Flor 35mm
f/3.5 intercambiabile con un 28mm f/3.3 SOM Berthiot e con un 45mm
f/2.8 Angenieux.
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L’otturatore a tendina metallica con velocità da
1/30 a 1/1000 dei primi esemplari viene ridimensionato in seguito fra
1/15 ed 1/500. La fotocamera può essere utilizzata fino a sessantametro di profondità, e grazie alla protezione frontale
dell’obiettivo, in vetro ottico piano, può essere utilizzata anche
in emersione.
Nel
1963, la società Nippon Kogaku acquista dalla Spirotechnique
la licenza per la fabbricazione della fotocamera subacquea, che viene
ribattezzata Calypso/Nikkor
o più semplicemente Nikonos,
viene equipaggiata con un mirino ottico con le cornici e la
correzione della parallasse, con un otturatore con le velocità fra
1/30 ed 1/500 di secondo oltre alla posa B, e con un obiettivo W
Nikkor 35mm f/2.5 intercambiabile con un grandangolare UW Nikkor 28mm
f/3.5, focheggiabili su scala metrica. Come la Calypso, la Nikonos
può essere usata in acqua fino alla profondità di 50 metri, è in
grado di sopportare una pressione di 6
atmosfere, ma è
anche utilizzabile in città o in montagne, perché è quasi
indistruttibile: realizzata con una
struttura in pressofusione in acciaio inossidabile e parti in
alluminio, resistente alle temperature comprese tra –20° e +40°
C, con parti non soggette a
corrosione e meccanismi durevoli.
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1963 - Calypso/Nikkor
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1968 - Nikonos II
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1975 - Nikonos III
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Nel
1968 la Nikonos viene sostituita dal modello Nikonos II modificata nel meccanismo di
ribobinamento, con una manovella retrattile di impiego più rapido,
e nella montatura degli obiettivi, con l'aggiunta di una scala
metrica e di chiare indicazioni per la verifica della profondità di
campo. A partire dal
1971, viene aggiunto al corredo un super grandangolare UW Nikkor 15mm
f/2.8.
Nel
1975 viene messa in commercio la Nikonos III ulteriormente migliorata il guscio massiccio, il corpo di
dimensioni maggiorate e il
mirino che insieme alla cornice di delimitazione per la focale da
35mm ha la cornice per il
campo inquadrato dal nuovo obiettivo W Nikkor 80mm f/3.5. Con
la Nikonos III,
sparisce il marchio Calypso/Nikkor mantenuto per l'Europa a termine
di contratto con la Spitotechnique.
CONCETTI NUOVI
Nel
1980, le fotocamere della prima generazione vengono sostituite dal
nuovo
modello Nikonos IV-A, assolutamente
originale,
non solo per la carrozzeria completamente riprogettata, e sviluppato
e basato sui concetti di proprietà riservati di Nikon. La
nuova Nikonos è dotata di un esposimetro TTL incorporato, un
otturatore elettronico con controllo dell'esposizione automatica a
priorità dei diaframmi e tempi da 1/30 fino a 1/1000 con la velocità
meccanica sincronizzata di 1/90. Il
dorso viene incernierato
lateralmente, nel mirino
viene impiegato un display a LED con spia di carica del flash. Per
la Nikonos IV-A viene messo in commercio un obiettivo LW Nikkor 28mm
f/2.8 anfibio, utilizzabile al di fuori dell’acqua, per riprese
generiche in cattive condizioni meteorologiche.
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1980 - Nikonos IVa
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1984 - Nikonos V
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Nel
1984 viene sostituita dal modello Nikonos V,
dalla carrozzeria realizzata
in una lega di rame, alluminio e silicio, con le finiture esterne di
colore verde o arancio, ed un sistema d'esposizione modificato e con
il controllo TTL del flash. Il corredo ottico cresce con un
grandangolare UW Nikkor 20mm f/2.8. La Nikonos V rimane in catalogo
per 17 anni, e la vendita cessa del tutto nel 2001.
REFLEX NIKONOS RS
Nel
1992 la società Nikon presenta la più originale fra le reflex 35mm
autofocus mai costruite, la fotocamera subacquea Nikonos RS,
che combina la tenuta stagna fino alla profondità di 100 metri con
la visione reflex, l’intercambiabilità delle ottiche, la messa a
fuoco automatica, l’esposizione automatica e l’avanzamento
motorizzato della pellicola. La fotocamera Nikonos RS si caratterizza
per le finiture colore argento ed arancio, per la sagoma massiccia al
mirino pentaprismatico maggiorato, analogo al mirino ingranditore 6x
della Nikon F4, e per la disposizione di alcuni comandi in maniera
analoga alla Nikon F4. La Nikonos RS monta un otturatore elettronico
con le velocità di otturazione fra 1 sec ed 1/2000 di sec, con la
sincronizzazione X ad 1/125 di sec, ed un motore di avanzamento che
ricarica l’otturatore dopo ogni scatto. La misurazione della luce
avviene con il sistema Matrix su sei zone o sulla sola zona centrale
(semi spot). L’esposizione è automatica a priorità del diaframma,
disinseribile per la selezione manuale. La Nikonos RS viene
accessoriata con uno speciale flash elettronico subacqueo SB-104 da
montare da solo o in coppia su di un ampio braccio snodabile
collegato alla fotocamera con una staffa speciale.
Insieme
alla fotocamera Nikonos RS vengono presentati tre obiettivi R-UW AF
Nikkor subacquei, uno “standard” 28mm f/2.8, accompagnato dal
primo obiettivo zoom subacqueo, un 20-35mm f/2.8 ed un Micro Nikkor
50mm f/2.8. A due anni di distanza viene reso disponibile un super
grandangolare 13mm f/2.8.
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1992 - Nikonos RS
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e gli accessori
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Il
costo di mercato della Nikonos RS è molto alto (circa 4.500.000 lire
con l’obiettivo R-UW 28/2.8) e nel 1996, cioè solo dopo 4 anni, la
produzione viene sospesa.
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