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LA STORIA DELLA...

SIGMA

Sigma Corporation è un'azienda giapponese fondata il 9 settembre 1961 a Tokyo da Michihiro Yamaki, presidente e amministratore delegato fino alla sua morte avvenuta all'età di 78 anni nel 2012.
Sigma fabbrica i suoi prodotti nel proprio stabilimento nell'Aizu, area sita nella Prefettura di Fukushima, in Giappone. Produttrice di obiettivi e lenti, macchine fotografiche, flash e altri accessori fotografici. Sebbene produca le fotocamere, è però maggiormente conosciuta per gli obiettivi universali per le reflex prodotte da altre aziende, quali Canon, Konica Minolta o Sony Alpha, Nikon, Pentax, Olympus e altri.

OBIETTIVI SIGMA: PRIMA E DOPO

1961 fondata di Michihiro Yamaki (a destra) e altre persone

1961 il primo moltiplicatore di focale...

...e obiettivo f/4 200mm intercambiabile

1979 Michihiro Yamaki al Photo Festival di Berlino

2010 fondatore e CEO Kazuto Yamaki

2020 gruppo di obiettivi Sigma

I primi obiettivi Sigma furono prodotti nel 1961 e da allora in poi è stato un continuo sviluppo e aggiornamento della propria linea fino ad oggi (vedi sotto).
La rivista Almanacco di fotografare dal 1970 ha sempre riportato la loro produzione fino al dicembre 2017, anno della chiusura.
Comunque ecco quanto riportato nell'Almanacco di 1987.

 

1987 Almanacco di Fotografare con le schede di Sigma che Sigma Autofocus

 

MACCHINE FOTOGRAFICHE


1976 Sigma Mark I

Nel 1976 la prima fotocamera costruita fu la reflex Sigma Mark-I a obiettivo  intercambiabile con innesto a vite 42x1; mirino a pentaprisma fisso, copertura 92% e  schermo di messa a fuoco fisso con lente di Fresnel e microprismi al centro. Otturatore con tempi da 1" a 1/1000 + B, sincro lampo X (1/125); Esposimetro: con cellula al CdS, sensibilità da 25 a 1600 ASA. Alimentazione: 1 pila da PX-625.
Gli obiettivi YS (cioè Yamaki System) utilizzavano supporti intercambiabili per soddisfare l'ampia varietà di corpi macchina del crescente mercato delle reflex. A differenza di molti sistemi di adattatori, YS consentiva l'apertura e la misurazione automatiche.
Nel 1983 fu presentata la Sigma SA-1 con attacco Pentax K. Era una 35 mm con messa a fuoco manuale e aveva un'esposizione automatica a priorità dei diaframmi e 2 stop di compensazione dell'esposizione. Otturatore metallico verticale sul piano focale, 8s - 1/1000s + B, sincronizzazione flash di 1/125s. Batteria compatibile: LR44 1.5V / SR44 1.5V. Dimensioni: 139 x 87 x 53 mm e peso 495 g.
Più tardi ecco tutte le compatta: 1986 - Sigma AF35D-TF,  1989 - Sigma 35AF zoom , 1990 - Sigma 28AF zoom, 1990 - Sigma 50AF zoom , 1991 - Sigma ZOOM SUPER.


1983 Sigma SA-1


1993 Sigma SA 300

Nel 1993, all'inaugurazione di una nuova fabbrica, di ben 15 mila metri quadrati di copertura, nel nord del Giappone, presentò una reflex sofisticata, originale e non molto costosa: la Sigma SA 300 (SA mount). Era una reflex autofocus, col motore incorporato, dotata di molti automatismi, del flash incorporato  e di un sofisticato sistema esposimetrico; solo l'otturatore era universale: si trattava del collaudatissimo Copal, che offriva una gamma di tempi da 30 secondi a 1/4000 di sec. L'autofocus poteva funzionare correttamente anche al buio completo grazie all'illuminatore a raggi infrarossi.
Tempo e diaframma potevano essere impostati in vari modi sia manualmente che programmato. Il flash incorporato illuminava correttamente il campo abbracciato da un obiettivo 28 mm ed era dotato di numero guida 11. L'innesto degli obiettivi era originale: si chiamava SA-Fb44 e impiegava una baionetta uguale a quella usata sugli obiettivi Pentax K, ma con dei contatti elettrici disposti diversamente. Alimentazione con una pila al litio da 6V tipo 2CR5. Si mette in diretta concorrenza con apparecchi come la Canon EOS 1000 e la Minolta 3xi.
Nel 1994 fu commercializzata la Sigma SA-300 N però con poche variazioni: 3 fps integral winder, bracketing automatico variabile, matrix.
Nel 1997 ecco la Sigma SA 5 con autofocus sistema Predictiva, mirino fisso tramite display e diodi LED, anche all'esterno, esposimetro con una cellula al silicio multizonale 8 segmenti commutabile centrale o spot, sensibilità pellicole DX da 25 a 5000 ISO e flash automatici dedicati e otturatore come SA300: controllato elettronicamente, tempi da 30sec a 1/4000, sincro 1/125sec. Autoscatto elettronico, ritardo 10 sec; avanzamento con motore incorporato, scatto singolo o continuo 3 fps, riavvolgimento automatico, alimentazione con 1 pila al litio 6v, tipo 2CR5, e innesto baionetta SA, sempre la SA300.

1995 Sigma SA 300 N

1997 Sigma SA 5

2001 Sigma SA 7

2001 Sigma SA 9

Nel 2001 furono presentate la Sigma SA-7 e la Sigma SA-9, molto simili nell'aspetto. I vantaggi principali dell'SA-9 includono  messa a fuoco automatica TTL, esposizione automatica, flash elettronico incorporato, otturatore sul piano focale con velocità dell'otturatore più elevate (SA-7 1/2000 - 4 sec, SA-9 1/8000 - 1 sec) e un avanzamento più rapido della pellicola; alimentazione: SA-7 con 2 pile 3v CR2, SA-9 una pila al litio da 6V 2CR5, come Canon o Nikon.

Sigma 50mm Macro N

1961 miniTEL 200mm f/4

2000 Sigma APO 50-500mm f/4-6.3

2002 Sigma SD9

2011 Sigma SD1

Dopo, nel 2002, ecco le reflex digitali Sigma SD9, poi anche SD-1, SD10, SD14 e SD15....
Oggi Sigma produce camere digitale, obiettivi e video, accessori, software più anche Magazines, cioè articoli, ecc...

Bibliografia: https://www.sigma-global.com/en/ e  https://www.sigma-italia.it, almanacco fotografare, wikipedia.org, en.wikipedia.org, https://butkus.org/chinon/sigma.htm,

Libri: "Japanese, 35mm SLR Cameras"  di Hansen & Dierdorff    
  "      "Discovering Cameras, 1945-65" di Robert White